Aggressioni a operatori sanitari. Le iniziative dell’Asst Lecco

Le forme di violenza in ambito lavorativo rappresentano un fenomeno in continua crescita: tra i comparti lavorativi più a rischio rientra quello della sanità dove le aggressioni ai danni dei professionisti sanitari e socio-sanitari sono sempre più frequenti, soprattutto nei contesti emergenziali.

Da alcuni anni è istituita la “Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari”: il 12 marzo diventa pertanto l’occasione per sensibilizzare tutti ad una sana cultura di educazione e rispetto e per condannare ogni forma di violenza nei confronti degli operatori.

Con la recente DGR N° XII/3672 “Approvazione del documento di indirizzo sulla prevenzione e la gestione degli atti di violenza a danno degli operatori sanitari di cui all’art.3 della L.R. 15/2020 “sicurezza del personale sanitario e sociosanitario”, Regione Lombardia ha rimarcato la volontà di intraprendere azioni a cascata per la prevenzione del fenomeno. A sua volta l’ASST di Lecco, che già da diversi anni ha avviato iniziative sul tema e il monitoraggio del fenomeno, con la definizione da parte della Direzione Strategica di una Politica per la prevenzione e gestione degli atti di violenza a danno degli operatori ha rimarcato il suo impegno programmatico nel merito.

Per attuarlo, è istituito in azienda il Gruppo Operativo per la prevenzione e gestione del Rischio Aggressione a operatore (G.O.R.A.), un Gruppo di lavoro multiprofessionale e multidisciplinare deputato a: effettuare la valutazione del rischio aggressione nelle strutture dell’ASST, anche con l’utilizzo di apposite check e/o effettuazione di sopralluoghi; analizzare le tipologie degli eventi aggressivi segnalati in azienda e dei fattori scatenanti; redigere un Report annuale di analisi degli episodi occorsi; stendere e aggiornare il Piano per la Prevenzione degli atti di Violenza sugli operatori Sanitari (PREVIOS), quale parte integrante del Piano Qualità e Risk Management; elaborare e aggiornare una procedura aziendale per la segnalazione e gestione degli eventi violenti, con particolare attenzione al supporto psicologico e agli aspetti medico/legali offerti dall’azienda; attivare campagne informative rivolte all’utenza; attivare percorsi di formazione specifici per la prevenzione e gestione delle aggressioni.

Dall’analisi delle segnalazioni 2024, si evidenzia un trend in aumento: 112 in totale, contro le 87 del 2023 e le 56 del 2022; di queste 84 sono state aggressioni verbali, mentre in 28 casi si è trattato di aggressioni fisiche.  

Autori di tale violenza sono per lo più pazienti o utenti (74), in 34 casi sono famigliari e 4 estranei o esterni. Tra i fattori che più predispongono all’aggressione sono individuati infatti il malessere/patologia del paziente, le aspettative disattese dell’utente o del suo famigliare e la scarsa fiducia nei professionisti.

Le aree maggiormente coinvolte si confermano quelle di Pronto Soccorso (45 aggressioni), con un significativo aumento quasi a coprire l’intero aumento complessivo (nel 2023 erano state 26). Nei reparti di degenza ospedaliera sono state segnalate 40 aggressioni, 18 casi hanno avuto luogo invece in ambito territoriale. In rari casi, ma che richiedono attenzione, si segnalano aggressioni anche nelle zone esterne all’azienda o al domicilio.

In ottemperanza a quanto previsto dalla DGR 3672 e sulla base dei suddetti dati che fotografano la realtà aziendale, è in via di stesura il Piano per la Prevenzione degli atti di Violenza sugli operatori Sanitari (PREVIOS) 2025, il cui contenuto risulta coerente con il Documento Valutazione Rischi aziendale e prevede azioni di prevenzione e controllo del rischio aggressione.

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